Shakespeare: il banco delle emozioni

Shakespeare: il banco delle emozioni

OBIETTIVO e CONTENUTI

Commedia o tragedia? Essere o non essere? Cosa ci può dire Puck nella notte di mezz’estate? Oh Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo? E la profezia delle streghe fermerà Macbeth?

Queste e altre domande saranno uno stimolo rivolto ai ragazzi e alle ragazze attraverso la letteratura e i linguaggi teatrali, per assecondare un approccio insolito alle emozioni e per facilitarne la riappropriazione dopo i recenti periodi di isolamento.

Perché Shakespeare?

Non siamo certo i primi a riconoscere quanto l’opera del Bardo sia fortemente capace di attraversare l’intero universo emotivo dell’essere umano, ciò che noi ci poniamo come obiettivo è quello di far scoprire ai ragazzi e alle ragazze che, in quelle storie così apparentemente lontane, possono riconoscersi e ritrovare i propri sentimenti e le proprie emozioni.

Perché il teatro?

Perché il linguaggio e le tecniche teatrali forniscono la possibilità di identificarsi nei personaggi e attraverso essi, esprimere se-stessi.

Riteniamo importante fornire ai ragazzi e alle ragazze un mezzo per prendere confidenza con il loro mondo interiore, per riconoscerlo e con esso giocare. E così il teatro e Shakespeare potranno non apparire più così tanto estranei rispetto alla loro contemporanea quotidianità ma, attraverso questo percorso, rivelarsi come inaspettati universi comuni, a cui potranno scoprire di appartenere.

Attraverso la messa in scena di frammenti di alcune opere di Shakespeare condurremo un’indagine all’interno del mondo emotivo dei ragazzi e delle ragazze, che diverranno protagonisti del gioco teatrale.